My Story

La mia passione per la danza e il movimento hanno caratterizzato il mio percorso personale e professionale sin dall’inizio.

Frequentavo l’ultimo anno del liceo quando, come volontaria, tenevo dei corsi di danza nel quartiere di Mirafiori Sud già in collaborazione con la Cooperativa Mirafiori. Nel giro di pochi anni ho scelto di frequentare un corso  triennale di danza e arti terapie con l’obiettivo di entrare sempre più in contatto con il mio sentire e mettere in secondo piano lo studio “tecnico” della danza.

Ho iniziato a lavorare giovanissima nel reparto di neuropsichiatria infantile dell’ospedale Regina Margherita di Torino, intanto studiavo per qualificarmi come educatrice.

La fragilità, la rabbia, la confusione, l’incertezza e la paura che gli adolescenti quotidianamente mi portavano e anche il grosso dolore che affrontavano insieme alle loro famiglie mi ha permesso di crescere non solo come professionista, ma come persona. Mi sono “innamorata” del periodo dell’adolescenza grazie alle sue complicazioni, alle sue mille facce in cui i ragazzi sempre più faticavano ad identificarsi.

Uno dei temi ricorrenti durante i lunghi ricoveri dei ragazzi era il corpo; un corpo che maltrattavano, che tagliavano, a cui privavano il piacere del mangiare e del dormire. Queste tematiche così difficili mi hanno spinta a cercare risposte e quindi a titolarmi come counselor a mediazione corporeo all’Istituto Italiano di Core Energertica.

Volendo anche approfondire le mie competenze sul piano sanitario e in particolare della psichiatria, nel 2016 mi sono laureata in Tecniche della Riabilitazione Psichiatrica.

Ritengo che la formazione e la voglia di mettersi in gioco siano le premesse essenziali per poter accompagnare le persone in un percorso. La capacità di ascoltare senza giudizio e di guidare le persone nel trovare le proprie potenzialità e risorse che in alcuni momenti scordiamo di avere è  la cosa che più mi affascina.

Essere una fondatrice di Spi.co per me è l’opportunità di accompagnare le persone in un momento particolare della loro vita, è la possibilità di formare counselor con il “nostro” approccio, è la possibilità di far nascere e produrre lavoro per tanti altri.

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